ULTIMINA

Un film di Jacopo Quadri. Genere Documentario - , 2020. Durata 62 minuti circa.


Trama

Ultima Capecchi è un'ottantaseienne maremmana che racconta la sua vita attraversando di fatto con la memoria gran parte del secolo scorso e rievocando vicende che sembrerebbero appartenere a una civiltà remota. Invece fanno parte di un passato recente di cui la donna ricorda anche i dettagli grazie ad una mente lucida e ad una vitalità che non l'abbandona nonostante lo scorrere degli anni.

Se si trattasse di una serie, invece che di un singolo film, potremmo dire che siamo di fronte ad uno spin off.

Perché Ultima, detta Ultimina, si era inserita, praticamente senza chiedere permesso, nelle riprese del precedente documentario di Jacopo Quadri Lorello e Brunello e il regista ha ritenuto che la sua personalità meritasse un ritratto totalmente dedicato. Quadri ci fa letteralmente 'incontrare' la sua protagonista tanto che alla fine si esce dalla proiezione con la convinzione di averla conosciuta direttamente.

Perché la scelta di non nascondere la presenza di regista ed operatore (che non compaiono ma a cui Ultimina spesso si rivolge) rende tutto partecipativo. Il mondo che la donna ci descrive è fatto di maschi prevaricatori, unici a dettare legge in ambito familiare. Lo fa descrivendo suo padre ed il suocero, sottolineandone le differenze comportamentali ma anche accomunandoli nella prevaricazione sulle loro consorti. Quando descrive alcuni accadimenti dicendo di provare ancora un brivido nel rievocarli ci accorgiamo di quanto la sua consapevolezza di donna della generazione successiva le avesse già fornito strumenti in più a propria tutela.
Ultima (il cui nome deriva dalla convinzione dei suoi genitori di avere fatto già abbastanza figli) non è, come accade in altri altrettanto importanti documentari, testimone di eventi storici particolari. È solo (ma non in senso riduttivo, anzi) testimone del suo tempo, del mutare delle dinamiche sociali, dei rapporti parentali con il telefono che sostituisce i sempre più rari incontri (siamo nel 2018 in epoca pre pandemia). Non è un caso che la telecamera la segua due volte nelle sue visite al cimitero dove parla con i defunti ma si lamenta dell'incuria dei vivi. Questa donna che, accompagnandosi con il bastone, compie un tragitto non breve per rendere omaggio a coloro non ci sono più si rivela abilissima nel farli rivivere in ricordi che non potrebbero essere più vividi e significativi di così.